Diatomee
Le diatomee sono alghe planctoniche monocellulari con scheletro esterno in silice. Vistesotto i microscopi, le diatomee mostrano un’enorme varietà di forme con molti modelli interessanti e belli. Possono apparire come filamenti, catene o colonie, nella colonna d’acqua (fitoplancton) o attaccati a qualsiasi singolo substrato (benthos), e sono tra le alghe più numerose, in particolare nell’oceano attorno all’Antartide, e anche in ghiaccio marino. Le diatomee sono quindi una risorsa alimentare importante per i microorganismi marini e d’acqua dolce e le larve di animali.
Le diatomee sono divise in due ordini:
- Le Centrales (ora chiamate Biddulphiales) che hanno strie di valvole disposte fondamentalmente in relazione a un punto, un anello o un’areola centrale e tendono ad apparire radialmente simmetriche,
- e le Pennales (ora chiamate Bacillariales) che hanno strie di valvole disposte in relazione ad un linea e tendono ad apparire bilateralmente simmetrici.
Sono apparsi milioni di anni fa, insieme ai dinosauri. Sono coinvolti nel ciclo biogeochimico della silice e sono virtualmente insiti in ogni ambiente che va dall’acqua al ghiaccio al suolo. I gusci di silice vengono lasciati indietro quando muore una diatomea, formando la farina fossile.
Le diatomee sono “campioni di fotosintesi” che producono il 25-40% dell’ossigeno che respiriamo.